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Qualcosa è cambiato

 

In Melvin Udall (J. Nicholson), autore di romanzi sentimentali, la misantropia è fondata su ossessive turbe maniacali. Le circostanze l'obbligano a prendersi cura del cagnetto di un coinquilino, da lui odiato quasi quanto gli esseri umani, e poi del suo padrone (G. Kinnear), pittore gay ridotto su una sedia a rotelle da un'aggressione. Grazie a loro e a una cameriera di cui s'innamora il misantropo subisce una metamorfosi, cioè guarisce. Scritta dal regista con Mark Andrus, è una commedia comico-sentimentale che nella 2ª parte pigia il pedale del sentimentalismo. Con la voce italiana di Michele Gammino, Nicholson istrioneggia in modo ammirevole o irritante, secondo i gusti, e non si fa rubare la scena nemmeno da un bravissimo cagnetto dagli occhi umani. H. Hunt è la sua degna complice, non succuba. Un Oscar a Nicholson e uno alla Hunt come migliori attori protagonisti.