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Un brano tratto da questo romanzo ("Prove per un incendio" di Shalom Auslander) in cui l’autore, con tanta ironia, si prende gioco delle paure più comuni, come quelle della morte: mostra come il resistere alle paure non fa che accentuarle, mentre provare ad accettare ciò che non si può cambiare, apre il varco ad un modo nuovo di vivere la nostra sofferenza.

 

“Io voglio solo che la mia famiglia sia al sicuro! disse Kugel. “Voglio solo che il mondo ci lasci in pace. E’ chiedere troppo?”

“Che cosa disse Gesù Cristo” chiese il professor Jove* “quando lo inchiodarono sulla croce?”

“Non saprei” ribattè Kugel. “Che cosa disse Gesù Cristo quando lo inchiodarono sulla croce?”

“Ahia” rispose il professor Jove.

“Non capisco” fece Kugel.

“Non c’è niente da capire” spiegò il professor Jove. “Faceva male. Prima lo hanno frustrato quasi a morte, poi lo hanno immobilizzato e gli hanno infilato dei chiodi di ferro nei polsi. Se è stato fortunato, gli hanno fatto la stessa cosa ai peidi. Altrimenti il peso del corpo sul torace gli avrebbe impedito di respirare, costringendolo ad una morte lenta e dolorosa per asfissia.”

“Continuo a non capire! insistette Kugel.

“C’è dolore in questo mondo” disse il professor Jove. “C’è sofferenza. Sperare che non esistano non fa che peggiorare le cose”

*è lo psicoterapeuta da cui si reca il protagonista Kugel.

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Sempre da “Prove per un incendio” di Shalom Auslander, qualcosa a proposito delle nostre aspettative su noi stessi, gli altri e il mondo. E la conseguente delusione e rabbia quando le cose non sono come le vorremmo.

Nella pratica di mindfulness impariamo a lasciar andare ogni aspettativa: questo è il requisito affinchè possiamo stare davvero nell’esperienza del momento presente, e non con i concetti e i pensieri su come le cose della relatà dovrebbero essere.

 

 

“E’ stato orribile” aveva detto Kugel, “noi siamo stati orribili. Nella rabbia siamo stati insensibili, e nel sentirci solidali eravamo tutti presi da noi stessi.”

“E allora?”

“E allora dovremmo essere migliori.”

“Ma non lo siamo.”

“Ma dovremmo esserlo.”

Il professor Jove allora chiese a Kugel: “Che cosa disse il barista all’omosessuale?”

Maledizione, aveva pensato Kugel.

“Non lo so” aveva detto. “Che cosa disse il barista all’omosessuale?”

“Disse: Qui non serviamo froci.”

“Non capisco” aveva detto Kugel.

“Si alzò in piedi” aveva proseguito il professor Jove, “indicò la porta e disse: Fuori! Altri clienti si unirono subito a lui. Il poveretto stava per andarsene, non voleva guai, voleva solo una birra, ma era troppo tardi. Lo massacrarono di botte. Gli ruppero i denti. Lo denudarono. Gli infilarono un bastone nel culo. Gli incisero FROCIO sulla schiena con la punta di un coltello e lo lasciarono morire sul marciapiede.”

“Continuo a non capire.”

“Non c’è niente da capire. Siamo orrendi. E’stato allo zoo di recente? (…) andate dalle scimmie, andate e vedere i vostri antenati. Sono senza ombra di dubbio le creature più pericolose dello zoo. Stuprano, uccidono, formano bande. Sono terrificanti, i vostri bis-bis-bisnonni. Guardate gli avvertimenti che hanno messo sulle gabbie delle scimmie Non schernite le scimmie non fissate il gorilla. Non mettete le mani nelle gabbie. Nessun’altra specie richiede prudenza quanto quella da cui discendiamo. Manca solo un avvertimento: NON discendete da quella specie.”

“E’ deprimente” commentò Kugel.

“Soltanto” disse il professor Jove “se pensa che dovremmo essere migliori. La smetta di aspettarsi più di quanto possiamo ragionevolmente offrire e vedrà che non sarà più deluso”.


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Gianrico Carofiglio in "Il silenzio dell'onda" descrive un aspetto della pratica di consapevolezza (mindfulness), quello, cioè, di imparare a osservare i nostri contenuti mentali (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) e lasciari andare, senza farsi travolgere da essi, ma trattandoli come fenomeni temporanei (quali essi sono), come nuvole passeggere nel cielo che cambiano forma e dimensione man man che vengono portate via dal vento....

 

"Emma guidava e Roberto guardava la strada. Percepiva i mutamenti dentro e fuori di sé, li registrava, li lasciava scorrere. Come gli aveva insegnato il dottore. Immagini del passato -o forse, a volte, della fantasia- si susseguivano, passavano e sparivano. Ogni tanto arrivava una vampata di paura ma passava presto, trasformandosi in una sorta di formicolio dell’anima."

 

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Dal suo ultimo romanzo "Il silenzio dell'onda" Gianrico Carofiglio racconta così un colloquio fra il protagonista e il suo psicoterapeuta e, senza esplicitarlo, sta parlando di mindfulness.

Ricordare e pensare a volte non sono attività benefiche.

Il dottore glielo aveva detto spesso. Non bisogna lasciarsi intrappolare dai pensieri e dai ricordi. Quando arrivano bisogna osservarli con distacco e lasciarli scivolare via.

I pensieri restano con noi solo se li tratteniamo, diceva. Per spiegarsi gli aveva parlato di una trappola adoperata in una regione dell'India per catturare certe scimmie. La trappola ha un funzionamento semplice e micidiale. E' una specie di nassa con un'apertura stretta e del cibo all'interno. Il diametro dell'apertura consente alla sicmmia di infilare la mano, ma le impedisce di tirarla fuori chiusa a pungo. Così, quando la scimmia afferra il cibo e poi cerca di estrarre la mano, non ci reisce. Se lasciasse il cibo riuscirebbe a liberarsi; siccome non lo lascia andare, rimane intrappolata.

Una bella storia, pensava Roberto. Suggestiva e perfetta.

In teoria.

 

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Come funziona la mente?

Perchè rimuginiamo?

Cosa possiamo fare con la mindfulness?

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10 regole per scegliere lo psicoterapeuta:

 

1.       A pelle:

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Meditazione e Mindfulness

su Cosmopolitan di Settembre 2011

 

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Cosa fa la mindfulness (parte 2):

l'esperienza di un altro partecicpante al gruppo*

 

Mi trovavo ad un matrimonio. Si trattava di un matrimonio fra una ragazza tedesca e un italiano e molti invitati erano tedeschi. Un'amica tedesca della sposa ha preparato un testo da leggere in chiesa, una sorta di preghiera da recitare al momento in cui tutti vengono chiamati a dire qualcosa per gli sposi. A me è stato chiesto di tradurre la preghiera in italiano e, cosa ben più impegnativa, di leggere la versione italiana in chiesa. Lì per lì ho accettato con molta serenità. C'è da dire però...

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Come disinnescare le emozioni

La ricetta dell' americano Siegel per ritrovare il benessere

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«L' approccio proposto da Siegel - continua Amadei - fa leva su questo concetto: percepisco i miei sentimenti e le mie emozioni senza essere costretto a reagire.

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Cosa fa la minfulness (parte 1)

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Da un partecipante del gruppo di mindfulness riporto con piacere quanto mi ha scritto su un episodio che ha dovuto affrontare e chi gli procurava intenso disagio, ritrovandosi però ad affrontarlo con un senso di accettazione maggiore rispetto ai tempi passati.

 

"Proprio l'altro giorno mi sono messo a ripulire gli scaffali della biblioteca dai libri di auto aiuto che ho comprato negli ultimi due anni e risfogliandoli dopo i nostri incontri mi hanno suggerito molte cose che con la sola lettura probabilmente non avrei afferrato realmente.
Martedi, proprio mentre riflettevo che erano oramai trascorse quattro settimane di consapevolezza "senza le rotelline" del corso mi è capitata una di quei lavori stressanti, anzi, la situazione lavorativa da me più temuta...

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La meditazione batte i farmaci

Basta un'ora per dimezzare il dolore

da "La Repubblica" del 5 Aprile 2011

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, lo zen ha un effetto analgesico. Durante l'esercizio della concentrazione "positiva", nel cervello si accendono alcune aree e se ne spengono delle altre in un'azione "combinata" che riduce la sofferenza anche del 40%

di ADELE SARNO

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Cercare uno psicoterapeuta a Firenze

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Cos'è lo psicoterapeuta?

Scegliere non deve essere così facile.

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Parola di scienziati: la meditazione allontana l'ansia e le malattie

Quest'articolo, comparso su venerdì di repubblica del 7 Gennaio 2011, riassume le ultime conoscenze su quello che la meditazione riesce a fare.

 

Ecco cosa hanno detto alcuni partecipanti al gruppo mindfulness:

"Mi sono iscritta al corso di mindfulness

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E' uscito l'ultimo libro di J. Teasdale, M. Williams e Z. Segal, con la pertecipazione di Jon Kabat-Zinn.

Ritrovare la serenità.

Raffaello Cortina Editore.

Un ottimo manuale di auto-aiuto basato sulla mindfulness.

 

 

 

Just Say Om

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Ecco l'uomo più felice del mondo:

E' un monaco buddista francese

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Sul Blog IoAmoFirenze.com

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