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Mai come nel DOC (disturbo ossessivo compulsivo) la mindfulness ha dimostrato la sua efficacia. Infatti, il DOC è un disturbo fortemente caratterizzato da rimuginio su contenuti svariati, come la paura di aver commesso un grave errore, o una grave mancanza, o di aver fatto del male a qualcuno ecc. La produzione mentale su questi temi nel DOC è costante e fervida, producendo, al soggetto che ne è afflitto, una sofferenza e un disagio profondo. Il soggetto tenta invano di scacciare i pensieri o le immagini disturbanti, ma è come lottare contro i mulini a vento: più è forte il tentativo più le ossessioni rimangano, e si potenziano. Ci sono molte tecniche cognitivo - comportamentali molto utili nel trattamento del DOC. Ma la mindfulness agisce in un modo diverso, complementare, a queste tecniche, con una modalità che si dimostra efficace nel DOC come in altri disturbi. Infatti, essa insegna ad essere aperti all’esperienza del momento presente, qualsiasi essa sia. Può comprendere le sensazioni fisiche e quelle mentali, ovvero tutto ciò che attraversa la mente in ogni istante, dai pensieri, alle immagini, alle emozioni. Attraverso la pratica di mindfulness il soggetto acquisisce un maggior senso di accettazione verso se stesso e ciò che prova, con un’attitudine di gentilezza e calma interiore, che si traduce con la riduzione di un eccessivo criticismo, spesso presente in questi soggetti, e di una maggiore serenità. Perciò, invece di “punirsi” con rituali compulsivi estenuanti e faticosissimi, i soggetti con DOC imparano ad avere più gentilezza verso se stessi, e ad accettare di più ciò che li tormenta. Ciò non significa rassegnarsi a stare male: tutt’altro! Significa partire dal prendere consapevolezza di ciò che c’è. E quando la consapevolezza diventa profonda il tormento sparisce o si attenua, e cambia. |
