I disturbi del Comportamento AlimentareI disturbi del comportamento alimentare si caratterizzano per un atteggiamento distorto nei confronti del cibo e del proprio corpo. Anoressia nervosa Si caratterizza per il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l'età e la statura. I criteri diagnostici secondo il DSM IV (Manuale Diagnostico Statistico per i disturbi mentali) sono:
Esistono due sottotipi di anoressia, una con sola restrizione alimentare, l'altra con abbuffate. Cos'è un'abbuffata E' il mangiare in un definito periodo di tempo (ad es. un periodo di due ore), una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo ed in circostanze simili. Ad essa si associa la sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (ad es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa e quanto si sta mangiando). Un'abbuffata può anche essere soggettiva, ovvero la quantità di cibo può essere normale, ma dando la sensazione di perdere il controllo sull'alimentazione. Bulimia Nervosa I criteri diagnostici secondo il DSM IV sono:
I disturbi alimentari hanno un'alta percentuale di complicanze, sia psichiche che fisiche (ulcere esofagee, osteoporosi, caduta di denti e capelli, alterazioni idroelettrolitiche e acido-base, alterazioni cardiache ecc) potenzialmente molto gravi. E' necessario che chi presenta uno di questi disturbi si sottoponga quanto prima ad un trattamento per affrontare e risolvere il problema. Come capire se si è normopoeso, sottopeso o sovrappeso L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di classificare il peso corporeo utilizzando l'Indice di Massa Corporea (BMI, acronimo di Body Mass Index) calcolato dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri (kg/m2).
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