...già vissuta malissimo in gioventù e da me catalogata come l'evento "disastroso" per antonomasia. Martedi si è trattato di una dimostrazione al computer con i più importanti dirigenti della sede in cui lavoro, disposti di fronte a me in anfiteatro, stile lezione di anatomia. Solo che sul tavolo di marmo c'ero io! Ovviamenti tutti gli eventi più catastrofici prefigurabili si sono puntalmente verificati come nel più pessimistico degli incubi, ma sono riuscito a gestire la situazione con consapevolezza, dominando inquietudine e ansia, anche se con fastidi come tachicardia e fauci disseccate, e sopratutto essendo lucidamente consapevole che le cose andate storte non dipendevano da me. Episodi come questo li avevo superati bene anche nei mesi scorsi, ma stavolta mi pare di aver accettato meglio il disagio fisico. Per cui continuo le mie meditazioni, quasi giornaliere, quasi sempre con l'ausilio del cd, ma mi auguro di poter continuarle anche con il gruppo come ci avevi promesso nell'ultimo incontro."
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